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La carica dei 110



Siamo nel 1864 e tutta la città è sotto lo scacco della “Balla”, una nota organizzazione a stampo mafioso.

Questa società era suddivisa in “quartieri” la balla di Saragozza,della Fondazza ecc, tutte queste piccole estensioni però facevano capo a Pietro Ceneri capo della Balla delle scarpe di Ferro.

Negli anni furono tanti gli episodi di criminalità,dalle rapine agli assalti alle dirigenze,per arrivare infine agli omicidi.

Ma tutto cambiò quando il 16 luglio 1861 il vicequestore Grasselli e l’ispettore Fumagalli vennero uccisi in strada Maggiore.

Da lì le forze dell’ordine non si diedero pace e nel 1862,dopo il furto al Banco Parodi di Genova, gli attentatori furono bloccati mentre tentavano la fuga in mare a bordo della barca a vela “Amore e patria”.

In meno di 6 mesi le indagini portarono alla ricostruzione dell’intera banda.

Questo portò ad un processo,uno di quelli che Bologna non aveva ancora visto.

Il più grande processo di malavita organizzata.

Pensate che all’interno di Palazzo d’Accursio precisamente dentro la sala d’Ercole fu necessaria la costruzione di una gabbia apposita capace di ospitare tutti i 110 Criminali!


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